La Domanda di Mutuo: requisiti e analisi della banca

Quando si parla di ottenere un mutuo è fondamentale per prima cosa individuare i requisiti necessari per ottenere il finanziamento dalla banca. 

La valutazione sull’affidabilità di un potenziale mutuatario viene effettuata dalla banca e riguarda sia aspetti personali sia aspetti reddituali e patrimoniali. Tale iter cambia a seconda della tipologia di mutuo richiesta, ma soprattutto cambia a seconda dell’istituto di credito che viene interpellato.

Per quanto riguarda la valutazione reddituale ci si attiene all’attività di analisi da parte della banca, un’analisi che risulta necessaria ai fini di un corretto affidamento a soggetti meritevoli del credito.

Negli anni la disciplina sull’affidamento è mutata molto, come conseguenza alla crisi finanziaria del 2007, dove l’utilizzo del credito in maniera sconsiderata ha portato le principali banche internazionali a una crisi liquidità e in alcuni casi (vedi Lehman Brothers) ha determinato il fallimento dell’istituto di credito.

Oggi, dunque, le banche, prima di erogare un mutuo o un finanziamento, provvedono a un’attenta analisi del soggetto richiedente: verificano la sua affidabilità, consultano e interpellano le centrali rischi private e pubbliche (come CRIF e Banca d’Italia).

REQUISITI NECESSARI PER POTER PRESENTARE DOMANDA DI MUTUO:

Per poter ottenere un mutuo o un finanziamento è necessario avere compiuto la maggiore età, su tale aspetto è importante ricordare che la proprietà dell’immobile acquistata mediante mutuo non impedisce l’intestazione di quest’ultimo a un soggetto minore di età. Le banche pongono come limite di età (non tutte) 80 anni, età in cui il prestito deve necessariamente essere concluso. In linea generale, secondo le principali politiche bancarie sarebbe possibile contrarre un mutuo fino all’età di 75 anni.

I richiedenti mutuo non necessariamente devono essere in possesso della cittadinanza italiana. Infatti, è possibile richiedere il mutuo anche nel caso in cui il richiedente sia cittadino straniero ma facente parte dell’unione europea, oppure cittadino straniero non facente parte dell’unione europea, ma che sia residente sul territorio nazionale da almeno 36 mesi. Su tale aspetto alcune banche richiedono da parte del futuro mutuatario un regolare permesso di soggiorno con una scadenza almeno quinquennale.

Per quanto riguarda gli aspetti patrimoniali, gli istituti di credito si concentrano principalmente su questi aspetti:

  • Posizione lavorativa: La posizione lavorativa presa in considerazione delle banche varia a seconda dell’istituto scelto. I principali sono il rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, l’apprendistato professionalizzante che sia in essere da almeno 18 mesi, il soggetto autonomo con p.iva aperta da almeno 24 mesi.

Alcune banche si riservano di considerare ulteriori rapporti lavorativi, come ad esempio i rapporti stagionali purché il richiedente lavori un minimo di 6/7 mesi all’anno e sia occupato presso la medesima azienda da almeno due anni. Un altro contratto è quello Colf (ma non badante). Per quanto riguarda i rapporti di lavoro a tempo determinato viene quasi sempre richiesto un garante idoneo.

  • Anzianità lavorativa: L’anzianità lavorativa non è un fattore rilevante per la banca. Tuttavia, indica la stabilità del rapporto di lavoro, nel caso del lavoro autonomo è comunque richiesta una storicità di 24 mesi.
  • Reddito percepito: Il reddito percepito permette di valutare la capacità di generare un flusso di cassa idoneo al pagamento delle rate mensili e del sostentamento. Le banche mediamente prendono in considerazione il 33% del reddito mensile, alcune banche arrivano fino al 60%.

  • Situazione patrimoniale: Identificata tramite l’ISEE, permette alla banca di capire la situazione patrimoniale e quindi comprendere anche la solvibilità

  • Impegni finanziari: Gli impegni finanziari vengono controllati tramite le interrogazioni alle banche dati creditizie (nelle domande di mutuo sono sempre indicate quali banche dati saranno interpellate). Questo consente alla banca di valutare meglio il nostro merito creditizio e di comprendere se il nostro flusso di cassa sia già troppo impegnato oppure se i prestiti e finanziamenti contratti e ormai chiusi abbiano subito delle sofferenze come mancati pagamenti o ritardi.


PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI MUTUO:

Una volta effettuate queste verifiche in maniera autonoma o assistiti da un consulente del credito come i professionisti di Euroansa, è possibile presentare la domanda di mutuo presso l’istituto di credito scelto.

Il modello della domanda di mutuo non è univoco per tutte le banche come non è univoca la richiesta di documenti da presentare all’istituto di credito correlata alla domanda, tuttavia, ci sono alcuni elementi che ricorrono in tutte le domande di mutuo.

In particolare, i documenti che devono essere presentati insieme alla domanda compilato sono:

  • Certificati anagrafici: I principali documenti sono la carta d’identità o la carta di soggiorno se cittadino straniero, la tessera sanitaria, se sposati il certificato di matrimonio, la residenza etc.

  • Dichiarazione del datore di lavoro: I principali documenti sono il CUD, le ultime tre buste paga e l’attestazione di anzianità lavorativa, possibilmente anche la copia del contratto di lavoro.

  • Certificato di attribuzione della partita iva: I documenti in questo specifico caso variano a seconda dell’attività svolta e del settore; tuttavia, è necessario presentare gli ultimi due unici degli anni precedenti.

La maggior parte delle banche richiede anche la presentazione degli estratti conto degli ultimi tre mesi, così da poter valutare la capacità di risparmio e le tipologie di spese che il richiedente effettua. Un esempio: qualora per hobby si giochi alle scommesse sportive, come accade con la classica schedina calcistica, la banca potrebbe non vederla di buon occhio, soprattutto se fatto in maniera abituale. In sintesi, è importante valutare attentamente le spese che si effettuano.

I documenti e il relativo procedimento di verifica devono essere effettuati nuovamente per ogni nuovo cointestatario o garante del contratto di mutuo.

Come appena descritto la presentazione della domanda di mutuo è il primo vero passo per l'accesso al finanziamento della nostra iniziativa, cominciare con il piede giusto ci consente di avere una probabilità più alta nella riuscita dell'operazione. 

Vista la complessità dell'analisi documentale per "i non addetti ai lavori" è consigliabile rivolgersi ad un professionista del credito, come quelli presenti in Euroansa, società che si trova al top di mercato da ormai 20 anni con più di 800 collaboratori e 250 agenzie su tutto il territorio.